Alcuni tecnici ENEL (buona parte dei quali, va detto, in buona fede) hanno già cominaciato a raccontarci una storiella alla quale, con tutta la buona volontà, non riusciamo a credere, e cioè che in merito al progetto di co-combustione delle biomasse nell'impianto di Ponte di Ferro mai e poi mai verranno utilizzati combustibili diversi dal cippato, prodotto con gli scarti legnosi dell'agricoltura e della silvicoltura.Tuttavia non nuoce fare due conti.
La centrale termoelettrica "Vannucci" di Ponte di Ferro ha due gruppi da 75 MW cadauno, per un totale di 150 MW di potenzialità produttiva.
Dalle documentazioni in nostro possesso (che potete scaricare cliccando sui link riportati alla fine di questo post) la percentuale dell'energia prodotta mediante la combustione di ciò che lorsignori definiscono "biomasse" sarebbe del 5%, mentre il Sindaco Giancarlini, che è a pieno titolo "persona informata sui fatti" avendo inconrato i responsabili dell'Ente Provinciale in materia di energia, ha parlato di "15% al massimo".
Dalle documentazioni in nostro possesso (che potete scaricare cliccando sui link riportati alla fine di questo post) la percentuale dell'energia prodotta mediante la combustione di ciò che lorsignori definiscono "biomasse" sarebbe del 5%, mentre il Sindaco Giancarlini, che è a pieno titolo "persona informata sui fatti" avendo inconrato i responsabili dell'Ente Provinciale in materia di energia, ha parlato di "15% al massimo".
Ora, consideriamo per un attimo che vengano rispettate le quantità indicate. Nella centrale di Ponte di Ferro dovrebbero essere così prodotti dai 7,5 ai 22,5 MW di energia elettrica.
Nello studio di fattibilità, precisamente al punto 2.4, si dichiara che per produrre questo famigerato 5% di energia si dovranno bruciare circa SEDICIMILA TONNELLATE annue di "biomasse". E questa è solo la migliore delle ipotesi: la peggiore è che le tonnellate ammontino a ben QUARANTOTTOMILA.
Ebbene, la domanda nasce spontanea: dove intende rifornirsi l'ENEL?
Nello studio di fattibilità si parla di "un raggio di 25 km dal sito della centrale. I principali Comuni che ricadono all'interno della zona d'interesse sono i seguenti: Deruta, Cannara, Foligno, Bevagna, Montefalco, Castel Ritaldi, Spoleto, Massa Martana, Todi, Collazzone, Giano dell'Umbria e Gualdo Cattaneo".
Nessuna menzione su CHI fornirà la materia prima.
Perchè l'Amministrazione Comunale non pretende che l'ENEL fornisca un dettagliato elenco dei futuri fornitori, in cui vengano specificati la natura della materia prima ed i quantitativi forniti da ciascuno? L'ENEL ha già preso accordi con i produttori agricoli? Se non li ha ancora presi, come fa a stabilire che la zona summenzionata è in grado di produrre in quantitativi indicati?
La preoccupazione diffusa e palpabile è che l'ENEL usi le "biomasse" come viatico per ottenere le certificazioni CIP6, con le quali sarà autorizzata a bruciare anche il Combustibile Derivante da Rifiuti, meglio noto come CDR, percependo gli incentivi comunitari che le permetterebbero di coprire almeno in parte, il costo aggiuntivo del trasporto del carbone prima su rotaia poi su gomma.
Con l'autorizzazione alla co-combustione di ciò che entra nella categoria delle "biomasse" l'ENEL potrebbe, dopo qualche mese, spenti tutti i riflettori, iniziare - del tutto legalmente -a BRUCIARE RIFIUTI.
A cosa servirebbe, altrimenti, la costruzione della variante La Bruna - Ponte di Ferro?
Vorrebbero farci credere che la Regione stanzia non si sa ancora quanti miliardi per facilitare il transito di 650 camion all'anno?
Come direbbe il grande Totò, CCA' NISCIUNO E' FESSO!!!
Chiediamo al Sindaco Giancarlini di svegliarsi dal letargo: anche lui, fino a prova contraria, vive e lavora in questo territorio; anche lui ha dei figli (uno di due anni e un altro in arrivo) e soprattutto, in quanto primo cittadino del Comune di Gualdo Cattaneo, dovrebbe avere il senso del proprio ruolo istituzionale, per cui è tenuto a pretendere delle spiegazioni e ad assumere una posizione inequivocabile e definitiva in merito al problema in questione.
SVEGLIA, SIGNOR SINDACO!!!
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Per scaricare la delibera consiliare sull'autorizzazione alla co-combustione delle biomasse del 29 settembre 2006 CLICCARE QUI.
Per scaricare lo studio di fattibilità sul progetto di co-combustione delle biomasse nella centrale ENEL di Ponte di Ferro, CLICCARE QUI.
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