martedì 17 agosto 2010

Comunicato stampa del 17 agosto 2010

IL COMITATO CHIEDE UN PUBBLICO CONFRONTO


In risposta alle altrettanto gravi e – a nostro avviso – fantasiose affermazioni di Basili, il Comitato tiene a specificare quanto segue:


  • che non basta eludere strumentalmente le risultanze dei due biomonitoraggi effettuati a Gualdo Cattaneo nel 2005 e nel 2006 su commissione del Ministero dell'Ambiente, e dai quali risultano gli alti livelli di inquinamento da metalli pesanti quali mercurio, arsenico e vanadio solo per citarne alcuni, per poter far credere che l'unica centrale a carbone d'Italia situata in fondo ad una valle non sia inquinante;

  • che non si è mai avuta notizia dei fantomatici copertoni bruciati nelle prossimità delle centraline di monitoraggio, sul cui effettivo funzionamento giungono notizie a dir poco contraddittorie. Dunque Basili si attenga ai fatti ed eviti di argomentare le sue arringhe utilizzando delle semplici leggende metropolitane;

  • che non è assolutamente vero quanto preteso di dimostrare dal Basili circa l'importanza economica del prodotto agroalimentare, dal momento che nella sola Montefalco il giro d'affari connesso con la commercializzazione del Sagrantino ammonta a decine di milioni di euro annui. La realtà dei fatti è che i Comuni limitrofi e privi dell'imbarazzante presenza della centrale a carbone hanno livelli di crescita nettamente superiori a quelli di Gualdo Cattaneo, territorio che politici e sindacalisti hanno voluto ancorare al medioevo industriale in barba alle sue vere vocazioni, in nome di interessi corporativi che non coincidono con quelli del territorio.


Pertanto il Comitato pubblicamente INVITA i rappresentanti dei sindacati e delle forze politiche radicate sul territorio ad un pubblico confronto a cui sarà invitata l'intera popolazione ed a cui parteciperanno rappresentanti del mondo scientifico (medici, chimici ambientali, biologi etc.), nel corso del quale sarà possibile fare chiarezza una volta per tutte circa la realtà delle cose in materia ambientale ed igienico-sanitaria in relazione all'attività della centrale.


Rimaniamo in attesa di una loro risposta in merito.


Il nostro territorio ha già pesantemente pagato il suo prezzo: non possiamo più accettare che politici e sindacati continuino nella loro crociata che garantisce solo immobilismo e che è univocamente volta a boicottare tutto ciò che, potenzialmente, potrà sfuggire al loro controllo.

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