Sono alcuni mesi che abbiamo iniziato la nostra battaglia contro il progetto di co-combustione delle “biomasse” presso la Centrale ENEL di Ponte di Ferro, e l’esito della votazione del Consiglio Comunale di Gualdo Cattaneo del 28 settembre è la prova del fatto che tutti, non solo il Comitato, ma anche i gruppi consiliari e la popolazione, hanno preso coscienza della realtà delle cose. Tuttavia non possiamo rilassarci e cullarci sugli allori, in quanto la legge mette a disposizione dei gruppi industriali e delle consorterie affaristiche gli strumenti per bypassare le decisioni dei Comuni.
Ora più che mai dobbiamo esigere dal Sindaco Giancarlini la garanzia ufficiale che mai e poi mai firmerà l’autorizzazione sanitaria per qualsivoglia progetto di co-combustione presso l’impianto suddetto.
Ma c’è dell’altro. Da qualche tempo abbiamo notato che, ai nostri incontri con la popolazione, prendono parte alcuni individui “armati” di registratore, penna e taccuino, i quali – lo sospettiamo fortemente – dovrebbero stare lì per cercare di estrapolare dalle nostre parole qualcosa che possa offrire un qualche appiglio legale per accusarci di diffamazione, calunnia o magari procurato allarme.
In tal proposito vogliamo, una volta per tutte, sgombrare il campo da ogni dubbio.
Il Comitato non è e non agisce contro nessuno.
Non è contro i dipendenti della centrale, non è contro gli autotrasportatori, e non è nemmeno contro l’azienda ENEL S.p.A.
Il Comitato non contrasta persone, categorie o aziende, ma idee, progetti e iniziative.
Non abbiamo mai messo in discussione il fatto che il lavoro sia un diritto di tutti. Abbiamo soltanto messo in evidenza il fatto che il diritto alla salute e alla tutela ambientale di tutti è di gran lunga più importante.
Più volte abbiamo ripetuto e ribadito che l’ENEL si è sempre mossa e si muove nell’ambito della legalità, in quanto bruciare carbone, emettendo nell’ambiente ben 67 tipi di sostanze inquinanti di cui 23 cancerogene, è legale, come lo era negli anni ’90 smaltire le ceneri da OCD provenienti da Montalto di Castro.
E’ legale bruciare biomasse e tutto ciò che ai sensi del decreto legge 387-2003 rientra in quella categoria, ovvero farine animali e parte biodegradabile di rifiuti industriali e urbani. E’ tutto legale.
Il vero problema è se sia veramente ecosotenibile come sostiene qualcuno, tra cui lo “scienziato” del basilico e della polenta.
Autorevolissimi studiosi tra cui il Prof. Tomatis, recentissimamente scomparso, hanno ripetuto per tutta la vita che la combustione del carbone e la cosiddetta “termovalorizzazione” dei rifiuti hanno conseguenze devastanti per la salute umana, e non esistono filtri in grado di captare le sostanze più pericolose.
Ma per fortuna l’ENEL non è solo carbone.
Esiste un progetto condiviso dall’ex Ente insieme ad ENEA, il cosiddetto “Progetto Archimede”, che prevede l’integrazione di un ciclo combinato a gas con un impianto solare termodinamico.
Energia pulita, che viene dal sole, in maniera costante. Si farà a Priolo Gragallo, in provincia di Siracusa, e sarà in grado di dare energia a ben 20.000 famiglie.
Perché di un simile progetto non si è mai parlato in Umbria?
Amministrazioni, associazioni ambientaliste e comitati cittadini non potrebbero far altro che plaudere ad un’iniziativa del genere (a meno che non venisse realizzata in qualche centro storico o nel bel mezzo di qualche oasi naturalistica).
Il Comitato quindi esprime vivo apprezzamento per il Progetto Archimede ed auspica che l’uso delle fonti rinnovabili ed ecosostenibili, come sole e vento, venga costantemente incrementato non solo nella nostra Regione, ma in tutto il Paese, rimpiazzando i combustibili fossili.
La buia Germania ha dichiarato che entro il 2030 sarà in grado di produrre energia, per oltre il 45% del fabbisogno nazionale, da fonti rinnovabili quali solare, eolico ed idroelettrico.
L’assolata Italia, invece, ha governanti come Bersani che sostengono ancora, nell’anno del Signore 2007, la presunta indispensabilità del carbone.
E’ su di loro che dobbiamo premere. Non diamo loro un attimo di tregua.
1 commento:
Sto iniziando una tesi (non è certo la prima in Italia) sul Progetto Archimede.
L'unico modo per contrastare le imprese che sono fermamente intenzionate a continuare ad arricchirsi uccidendo la gente ed il pianeta stesso, è diffondiamo il più possibile le tecnologie rinnovabili. Soprattutto il sole di cui disponiamo in modo illimitato in Italia (altro che petrolio, carbone e uranio!).
Ricordiamo che il sole non paga nessuna bolletta.......
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