Oggetto: Richiesta Valutazione di Impatto Ambientale sulla Centrale ENEL di Ponte di Ferro.
I sottoscritti Consiglieri del Gruppo “LA SVOLTA”, in considerazione delle numerose e continue segnalazioni ricevute dai cittadini residenti nel Comune di Gualdo Cattaneo, nonché della recente iniziativa di volantinaggio ad opera del Comitato per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica di Gualdo Cattaneo e Giano dell’Umbria, intendono affrontare il problema di cui in oggetto sottoponendo a Codesto spettabile Consesso quanto segue:
1. Nel corso degli ultimi 10 anni la Centrale di Ponte di Ferro è stata oggetto di una serie di iniziative volte a promuovere utilizzi alternativi dell’impianto in questione: nel 1997 il tentativo di conversione in termovalorizzatore di rifiuti solidi urbani, nel 2000 la proposta di utilizzo delle farine animali e, in ultimo ma non ultima, l’intenzione recentemente manifestata dall’ENEL di praticare nel summenzionato sito la co-combustione di “biomasse” in misura del 15% sulla produzione complessiva di calorie;
2. La preoccupazione della popolazione residente e dei sottoscritti in tal proposito è viva e palpabile, soprattutto in considerazione del fatto che, qualora venisse autorizzata la co-combustione delle biomasse insieme al carbone, l’ENEL potrebbe usufruire della cosiddetta certificazione CIP-6, la quale da una parte le consentirebbe l’accesso a finanziamenti comunitari con cui colmare, almeno in parte, i costi di produzione aggiuntivi derivanti dalla necessità di trasportare il carbone prima su rotaia poi su gomma, dall’altra la autorizzerebbe a bruciare, nel suindicato impianto, ciò che ai sensi dell’articolo 2 comma 1 del D.L. 387 del 29.12.2003 si intende per “biomasse”, ovvero “la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall’agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani” oltre a tutti i combustibili rientranti nel novero delle cosiddette “fonti energetiche alternative”, tra cui il CDR o Combustibile Derivante da Rifiuti;
3. Recenti studi – non ultimo quello della Professoressa Cocker dell’Università di Houston negli Stati Uniti – hanno evidenziato la corrispondenza biunivoca esistente tra emissioni inquinanti (tra cui quelle conseguenti alla combustione del carbone) e l’insorgenza di vari tipi di malattie neoplastiche e di emopatologie quali leucemie, linfomi, mielomi, amiloidosi, etc. E’ tristemente noto che la combustione del carbone è responsabile dell’emissione di 67 tipi di sostanze inquinanti di cui 23 riconosciute come carcinogene. Inoltre non è da sottovalutare il fatto che un Premio Nobel del calibro del Prof. Rubbia ed un oncologo di fama mondiale come il Prof. Veronesi abbiano definito il carbone rispettivamente “il principale responsabile dell’inquinamento globale” e “la peggiore in assoluto delle fonti inquinanti”;
4. L’insorgenza di malattie neoplastiche e soprattutto di emopatologie nel Comune di Gualdo Cattaneo e nelle sue adiacenze, da tempo notoriamente molto alta, ha registrato un significativo aumento negli ultimi tre anni;
5. I risultati del recente studio di monitoraggio ambientale effettuato dalla ditta ECO-TECH di Perugia (la quale, non nuoce ricordarlo, ha ricevuto per ben due volte l’incarico dall’Amministrazione di Gualdo Cattaneo) hanno svelato uno scenario a dir poco inquietante. Da detto monitoraggio risulta infatti un altissimo tasso di inquinamento da metalli pesanti (ad esempio mercurio e cadmio nella zona Cerquiglino -Pomonte) e da PM10 (Bivio Pozzo), quest’ultimo addirittura pari a quello riscontrabile a Perugia in zona Fontivegge. Citiamo testualmente quanto riportato nel succitato studio a pag. 143: “le concentrazioni più preoccupanti sono state quelle riferite al mercurio, al nichel, al cadmio, al cromo e all’alluminio. Se si considera che l’aspetto negativo, ovvero l’azione tossica o cancerogena, della maggior parte degli inquinanti da noi indagati […] si è indotti ad affermare che a Gualdo Cattaneo la qualità ambientale non è molto buona. Ciò che purtroppo non può tranquillizzare è l’azione simultanea di miscele complesse”;
6. Nel contesto configurato dai precedenti punti, particolare valenza assume il protocollo di intesa siglato dall’Amministrazione Comunale di Gualdo Cattaneo in accordo con altri Comuni (tra i quali Giano dell’Umbria e Castel Ritaldi), avente come oggetto la realizzazione di una variante che dalla frazione La Bruna di Castel Ritaldi porterebbe alla frazione Cavallara di Gualdo Cattaneo, con un conseguente smembramento senza precedenti del patrimonio paesaggistico dei Comuni summenzionati. Detta iniziativa desta particolari preoccupazioni in quanto è largamente diffuso il sospetto che essa sia esclusivamente funzionale all’incremento del traffico di mezzi pesanti in vista di una prossima conversione della Centrale di Ponte di Ferro in impianto a combustione promiscua (carbone + biomasse) o in termovalorizzatore di rifiuti solidi urbani;
7. Gualdo Cattaneo si fregia dei titoli di “Città del Vino” e di “Città dell’Olio”. Essendo già di per sé discutibile la coesistenza, nel medesimo territorio, di produzione olivicola e vitivinicola con la produzione di energia elettrica mediante combustione di carbone, i sottoscritti hanno buoni motivi per ritenere che la vocazione enogastronomica ed agrituristica del nostro Comune – già fortemente limitata dalla presenza della Centrale ENEL di Ponte di Ferro – venga definitivamente compromessa da un’eventuale autorizzazione alla co-combustione di fonti energetiche alternative, le quali da un lato non offrono alcuna garanzia in materia di ecologia e dall’altra, avendo dette fonti potere calorifico nettamente inferiore a quello del carbone, comporterebbero un incremento del traffico di mezzi pesanti senza precedenti con gravissime conseguenze – in primis per quanto attiene alla vivibilità – per l’intero comprensorio;
8. I sottoscritti, avendo preso atto delle numerose segnalazioni giunte da parte di cittadini residenti ed avendo essi stessi riscontrato il verificarsi di alcuni fenomeni allarmanti – ad esempio le “fumate nere” che spesso, soprattutto nelle prime ore del mattino, fuoriescono dalla ciminiera della Centrale di Ponte di Ferro – intendono promuovere delle indagini volte a verificare l’effettivo corretto funzionamento dei sistemi di filtraggio della Centrale di Ponte di Ferro, in quanto sia l’insorgenza di malattie neoplastiche e di emopatologie, sia i risultati dello studio della ditta ECO-TECH di cui al punto 5 destano ragionevoli dubbi circa il fatto che le emissioni della Centrale siano tenute sotto controllo da efficienti sistemi di abbattimento degli agenti inquinanti;
9. I sottoscritti sono stati informati ed hanno preso atto del fatto che un gruppo di cittadini spontaneamente associati ed il WWF ITALIA sono determinati a dare inizio ad un’azione giudiziaria volta all’ottenimento di una valutazione di impatto ambientale sull’impianto ENEL di Ponte di Ferro ed alla conseguente richiesta di risarcimento di danni (ambientale, biologico, morale e d’immagine) nei confronti dell’ENEL qualora, mediante il suddetto procedimento, si dimostri l’effettiva dannosità della presenza e dell’attività della Centrale ENEL nel territorio del Comune di Gualdo Cattaneo;
10. I sottoscritti sono a loro volta determinati a ribadire con forza l’importanza di affermare l’inalienabile sovranità del Consiglio Comunale in materia di salute pubblica: la salvaguardia della salute dei cittadini di Gualdo Cattaneo non può e non deve essere affidata nelle mani di enti “terzi”, quali l’ENEL o la stessa Regione Umbria;
Pertanto, tutto ciò premesso e considerato, i sottoscritti
CHIEDONO
che il Consiglio Comunale di Gualdo Cattaneo disponga, nel più breve tempo possibile, che sull’impianto della Centrale ENEL di Ponte di Ferro venga effettuata una VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE avente l’esclusiva finalità di far luce una volta per tutte sulle problematiche elencate nella presente interrogazione, nell’interesse collettivo e per la salvaguardia del nostro territorio e del sacrosanto diritto alla salute dei cittadini di Gualdo Cattaneo.
In fede,
I Consiglieri del Gruppo “LA SVOLTA”: Domenico Pennacchi, Renzo Marconi, Sandro Ciani.
***
PS: potete scaricare la versione stampabile di questo documento CLICCANDO QUI.
I sottoscritti Consiglieri del Gruppo “LA SVOLTA”, in considerazione delle numerose e continue segnalazioni ricevute dai cittadini residenti nel Comune di Gualdo Cattaneo, nonché della recente iniziativa di volantinaggio ad opera del Comitato per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica di Gualdo Cattaneo e Giano dell’Umbria, intendono affrontare il problema di cui in oggetto sottoponendo a Codesto spettabile Consesso quanto segue:
1. Nel corso degli ultimi 10 anni la Centrale di Ponte di Ferro è stata oggetto di una serie di iniziative volte a promuovere utilizzi alternativi dell’impianto in questione: nel 1997 il tentativo di conversione in termovalorizzatore di rifiuti solidi urbani, nel 2000 la proposta di utilizzo delle farine animali e, in ultimo ma non ultima, l’intenzione recentemente manifestata dall’ENEL di praticare nel summenzionato sito la co-combustione di “biomasse” in misura del 15% sulla produzione complessiva di calorie;
2. La preoccupazione della popolazione residente e dei sottoscritti in tal proposito è viva e palpabile, soprattutto in considerazione del fatto che, qualora venisse autorizzata la co-combustione delle biomasse insieme al carbone, l’ENEL potrebbe usufruire della cosiddetta certificazione CIP-6, la quale da una parte le consentirebbe l’accesso a finanziamenti comunitari con cui colmare, almeno in parte, i costi di produzione aggiuntivi derivanti dalla necessità di trasportare il carbone prima su rotaia poi su gomma, dall’altra la autorizzerebbe a bruciare, nel suindicato impianto, ciò che ai sensi dell’articolo 2 comma 1 del D.L. 387 del 29.12.2003 si intende per “biomasse”, ovvero “la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall’agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani” oltre a tutti i combustibili rientranti nel novero delle cosiddette “fonti energetiche alternative”, tra cui il CDR o Combustibile Derivante da Rifiuti;
3. Recenti studi – non ultimo quello della Professoressa Cocker dell’Università di Houston negli Stati Uniti – hanno evidenziato la corrispondenza biunivoca esistente tra emissioni inquinanti (tra cui quelle conseguenti alla combustione del carbone) e l’insorgenza di vari tipi di malattie neoplastiche e di emopatologie quali leucemie, linfomi, mielomi, amiloidosi, etc. E’ tristemente noto che la combustione del carbone è responsabile dell’emissione di 67 tipi di sostanze inquinanti di cui 23 riconosciute come carcinogene. Inoltre non è da sottovalutare il fatto che un Premio Nobel del calibro del Prof. Rubbia ed un oncologo di fama mondiale come il Prof. Veronesi abbiano definito il carbone rispettivamente “il principale responsabile dell’inquinamento globale” e “la peggiore in assoluto delle fonti inquinanti”;
4. L’insorgenza di malattie neoplastiche e soprattutto di emopatologie nel Comune di Gualdo Cattaneo e nelle sue adiacenze, da tempo notoriamente molto alta, ha registrato un significativo aumento negli ultimi tre anni;
5. I risultati del recente studio di monitoraggio ambientale effettuato dalla ditta ECO-TECH di Perugia (la quale, non nuoce ricordarlo, ha ricevuto per ben due volte l’incarico dall’Amministrazione di Gualdo Cattaneo) hanno svelato uno scenario a dir poco inquietante. Da detto monitoraggio risulta infatti un altissimo tasso di inquinamento da metalli pesanti (ad esempio mercurio e cadmio nella zona Cerquiglino -Pomonte) e da PM10 (Bivio Pozzo), quest’ultimo addirittura pari a quello riscontrabile a Perugia in zona Fontivegge. Citiamo testualmente quanto riportato nel succitato studio a pag. 143: “le concentrazioni più preoccupanti sono state quelle riferite al mercurio, al nichel, al cadmio, al cromo e all’alluminio. Se si considera che l’aspetto negativo, ovvero l’azione tossica o cancerogena, della maggior parte degli inquinanti da noi indagati […] si è indotti ad affermare che a Gualdo Cattaneo la qualità ambientale non è molto buona. Ciò che purtroppo non può tranquillizzare è l’azione simultanea di miscele complesse”;
6. Nel contesto configurato dai precedenti punti, particolare valenza assume il protocollo di intesa siglato dall’Amministrazione Comunale di Gualdo Cattaneo in accordo con altri Comuni (tra i quali Giano dell’Umbria e Castel Ritaldi), avente come oggetto la realizzazione di una variante che dalla frazione La Bruna di Castel Ritaldi porterebbe alla frazione Cavallara di Gualdo Cattaneo, con un conseguente smembramento senza precedenti del patrimonio paesaggistico dei Comuni summenzionati. Detta iniziativa desta particolari preoccupazioni in quanto è largamente diffuso il sospetto che essa sia esclusivamente funzionale all’incremento del traffico di mezzi pesanti in vista di una prossima conversione della Centrale di Ponte di Ferro in impianto a combustione promiscua (carbone + biomasse) o in termovalorizzatore di rifiuti solidi urbani;
7. Gualdo Cattaneo si fregia dei titoli di “Città del Vino” e di “Città dell’Olio”. Essendo già di per sé discutibile la coesistenza, nel medesimo territorio, di produzione olivicola e vitivinicola con la produzione di energia elettrica mediante combustione di carbone, i sottoscritti hanno buoni motivi per ritenere che la vocazione enogastronomica ed agrituristica del nostro Comune – già fortemente limitata dalla presenza della Centrale ENEL di Ponte di Ferro – venga definitivamente compromessa da un’eventuale autorizzazione alla co-combustione di fonti energetiche alternative, le quali da un lato non offrono alcuna garanzia in materia di ecologia e dall’altra, avendo dette fonti potere calorifico nettamente inferiore a quello del carbone, comporterebbero un incremento del traffico di mezzi pesanti senza precedenti con gravissime conseguenze – in primis per quanto attiene alla vivibilità – per l’intero comprensorio;
8. I sottoscritti, avendo preso atto delle numerose segnalazioni giunte da parte di cittadini residenti ed avendo essi stessi riscontrato il verificarsi di alcuni fenomeni allarmanti – ad esempio le “fumate nere” che spesso, soprattutto nelle prime ore del mattino, fuoriescono dalla ciminiera della Centrale di Ponte di Ferro – intendono promuovere delle indagini volte a verificare l’effettivo corretto funzionamento dei sistemi di filtraggio della Centrale di Ponte di Ferro, in quanto sia l’insorgenza di malattie neoplastiche e di emopatologie, sia i risultati dello studio della ditta ECO-TECH di cui al punto 5 destano ragionevoli dubbi circa il fatto che le emissioni della Centrale siano tenute sotto controllo da efficienti sistemi di abbattimento degli agenti inquinanti;
9. I sottoscritti sono stati informati ed hanno preso atto del fatto che un gruppo di cittadini spontaneamente associati ed il WWF ITALIA sono determinati a dare inizio ad un’azione giudiziaria volta all’ottenimento di una valutazione di impatto ambientale sull’impianto ENEL di Ponte di Ferro ed alla conseguente richiesta di risarcimento di danni (ambientale, biologico, morale e d’immagine) nei confronti dell’ENEL qualora, mediante il suddetto procedimento, si dimostri l’effettiva dannosità della presenza e dell’attività della Centrale ENEL nel territorio del Comune di Gualdo Cattaneo;
10. I sottoscritti sono a loro volta determinati a ribadire con forza l’importanza di affermare l’inalienabile sovranità del Consiglio Comunale in materia di salute pubblica: la salvaguardia della salute dei cittadini di Gualdo Cattaneo non può e non deve essere affidata nelle mani di enti “terzi”, quali l’ENEL o la stessa Regione Umbria;
Pertanto, tutto ciò premesso e considerato, i sottoscritti
CHIEDONO
che il Consiglio Comunale di Gualdo Cattaneo disponga, nel più breve tempo possibile, che sull’impianto della Centrale ENEL di Ponte di Ferro venga effettuata una VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE avente l’esclusiva finalità di far luce una volta per tutte sulle problematiche elencate nella presente interrogazione, nell’interesse collettivo e per la salvaguardia del nostro territorio e del sacrosanto diritto alla salute dei cittadini di Gualdo Cattaneo.
In fede,
I Consiglieri del Gruppo “LA SVOLTA”: Domenico Pennacchi, Renzo Marconi, Sandro Ciani.
***
PS: potete scaricare la versione stampabile di questo documento CLICCANDO QUI.
Nessun commento:
Posta un commento