mercoledì 11 novembre 2009

L'incenerimento, un vero SCANDALO SANITARIO

Dall'amica Patrizia Gentilini, oncoematologa di Forlì e vicepresidente ISDE-Italia, ricevo e trasemtto questa nota.
Per chi non lo conosce, il Prof. Belpomme è l'oncologo francese che l'8 maggio 2004, a Parigi, nel corso del convegno internazionale ARTAC (Associazione per la Ricerca e la Terapia del Cancro) a nome di altri 76 scienziati (tra cui Luc Montagnier) pronunciò il famoso appello di Parigi:
"...è divenuto necessario e urgente un approccio preventivo peri i danni alla salute provocati dall'inquinamento chimico: perchè la spece umana è in pericolo..."

Giovanni Vantaggi (Referente per l'Umbria ISDE - Medici per l'Ambiente)


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L'incenerimento, un vero scandalo sanitario.

L'incenerimento dei rifiuti domestici é un metodo di trattamento condannato dalle autorità scientifiche internazionali. È quello che conferma indirettamente la Commissione Europea, poiché riserva l'incenerimento solo ai rifiuti ultimi, vale a dire una volta che tutte le procedure di raccolta e selezione, di ricicalggio e di riutilizzazione sono state sfruttate.
L'inceneritore Isséane d'Issy-les-Moulineaux, situato nella prima periferia di Parigi, costituisce un vero scandalo sanitario. Deve essere preso come esempio di ciò che non si deve fare e su questo tema i nostri amici italiani non devono fare lo stesso errore, lasciandosi ingannare da una propaganda menzognera. In effetti, l'inceneritore Isséane é situato nel sottosuolo, a qualche decina di metri dalla riva della Senna, quindi in piena zona umida, con conseguente inquinamento del fiume per via del processo di lisciviazione. È inoltre situato in piena zona urbana, in prossimità di numerose abitazioni, scuole, asili nido e ospedali con la conseguente esposizione di molti bambini a polveri e sostanze chimiche presenti nei fumi dell'inceneritore attraverso diffusione atmosferica. Ora, le donne in gravidanza e i bambini sono i più vulnerabili a tutte le forme di inquinamento, compreso quello chimico.
Ogni inceneritore va immaginato come un brulotto [ndr Galleggiante carico di esplosivo destinato a far esplodere o incendiare le navi nemiche] gigante che emette numerose polveri, in particolare polveri fini (PM<2.5)>
Da leggere a questo proposito il rapporto "Statement of Evidence Particulate emissión and Health. Proposed Ringaskiddy waste-to energy facility" di giugno 2009 del Professor C. Vyvyan Howard, uno dei ricercatori inglesi che hanno firmato l'Appello di Parigi (nota 1).
L'utilizzazione di filtri e la messa a norma per le diossine non costituisce in realtà alcuna protezione efficace contro le migliaia di sostanze CMR (cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione) che emettono gli inceneritori e di cui, riferendomi all'articolo di Jay e Stieglitz (nota 2), fornisco una lista non esaustiva (nota 3).
Questo spiega il rischio di cancro, di leucemie, di malformazioni congenite e di disturbi della riproduzione in prossimità e anche a distanza dagli inceneritori.
L'incenerimento é inoltre un metodo assurdo sul piano ambientale perché aumenta l'effetto serra liberando vapore acqueo e anidride carbonica. Inoltre, sul piano socioeconomico, il costo del trattamento dei rifiuti é molto più elevato rispetto ai metodi alternativi.
In effetti, come dettagliato nel rapporto del GESDI (nota 4), i soli metodi alternativi, basati sulla raccolta e la selezione, il riciclaggio dei materiali secondari (vetro, carta, cartone e metalli preziosi), il compostaggio o la metanizzazione dei rifiuti organici fermentabili, la riutilizzazione dei composti elettrici o elettronici, permettono di abbassare i costi creando allo stesso tempo posti di lavoro.
L'incenerimento é dunque diventato oggi una totale assurdità, sul piano sanitario, ambientale e socioeconomico e, infine, un vero scandalo.

Prof. Dominique Belpomme
Parigi, 5 novembre 2009
ARTAC - Association pour la Recherche Thérapeutique Anti-Cancéreuse

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