giovedì 20 marzo 2008

QUESTIONI DI BUON SENSO

Mentre in Umbria un gruppo di cittadini ha lavorato alacremente (e GRATIS) per eleborare un piano regionale di gestione del ciclo dei rifiuti ecologicamente sostenibile ed economicamente vantaggioso per la comunità la cui fattibilità è stata largamente apprezzata dagli esperti del settore (quelli veri), la politica ufficiale se ne sta sulle sue e fa finta di non vedere e non sentire.


Oggi pubblichiamo un messaggio dell'amico Roberto Pirani della "RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO".



"Veltroni ha ignorato totalmente le indicazioni fornite dalla Commissione da lui stesso attivata.

Parliamo di 5 anni fa, non un secolo.
Ennesimo esempio della discrezionalità della politica che conta, che se ne infischia della razionalità quando deve prendere le sue decisioni.
Tanto le responsabilità della politica si perdono nel chiacchiericcio fra "destra e sinistra".
Opinioni al posto dei fatti.

Vari esperti in gestione rifiuti hanno partecipato a questa Commissione, ma visti risultati cui si giungeva, non è mai stata applicata. Oggi Malagrotta esplode.


Chiunque sostenga l'incenerimento, parole e atti, o non sa di cosa parla
(beneficio del dubbio, siamo garantisti) oppure è contiguo ad un sistema di potere che si è impadronito di risorse pubbliche per 53 miliardi di euro dal 1992 al 2007 per farne utili privati.

Come? Con la leggendaria truffa delle assimilate alle rinnovabili (1992), e includendo i rifiuti inorganici insieme a quanto "incentivabile" dal Decreto Bersani del 1999.

Questo è. Il mancato recipimento corretto fatto dal Governo Berlusconi della 2001/77/CE ha completato il quadro.
Il recente decreto Prodi, per incentivare impianti di incenerimento in Campania fuori tempo massimo, si commenta da sè. Che calpesti la direttiva 2001/77/CE è solo un dettaglio... tanto Prodi ha "lasciato la politica".
Le multe e i disastri intanto li paga la collettività.
Da notare che si tratta di un lavoro di 5 anni fa, quello della Commissione nominata da Veltroni.


Ancora
non si considerava il trattamento meccanico biologico a freddo per la chiusura del ciclo, senza combustione.
Impianti che costano la metà di un inceneritore, e si costruiscono in breve tempo senza sommosse popolari, quasi come un centro di compostaggio.
Ma sfortunatamente non ci si fanno utili occulti, quindi il sistema industriale italiano ancora non ne vuol sapere
: finchè possono trarre utili privati con incentivi pubblici grazie a una truffa bipartisan, perchè fermarsi?


E' interessante, tuttavia, guardare cosa fa la Germania nel frattempo per chiudere il ciclo dei rifiuti: 64 impianti di trattamento meccanico biologico (TMB) mentre gli inceneritori chiudono per mancanza di combustibile con l'innalzarsi della raccolta differenziata.
Oggi Roma potrebbe essere oltre il 50% di raccolta differenziata.
Per quale motivo nessuno chiede conto a Veltroni per aver disatteso qualunque seria politica di gestione?

Il quartiere di Colli Aniene a Roma lo dimostra: con una corretta progettazione è stato raggiunto il 63% di raccolta differenziata in due mesi dall'avvio.
Fatti, non opinioni.
I
noltro questo
importante allegato sulle responsabilità del candidato premier del PD.
Prima che il "modello Roma" venga esportato all'Italia intera".

Roberto Pirani

(Esperto in gestione e riduzione di materiali post consumo)
www.buonsenso.info

1 commento:

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