martedì 12 febbraio 2008

Quando lo "stato" fa lo "STATO"

Ci è giunta notizia del fatto che il Ministero dell'Ambiente ha richiesto un risarcimento di 12 milioni di euro all'ENEL per l'inquinamento della centrale termoelettrica di Porto Tolle, nel delta del Po.

Non possiamo non constatare con soddisfazione che perfino in Italia, nei rari casi in cui le istituzioni decidono di stare dalla parte dei cittadini anzichè delle consorterie affaristiche, queste ultime si ammansiscono fino a trasformarsi da lupi in agnelli.

Prova ne sia, su scala locale, il "caso biomasse" a Gualdo Cattaneo: davanti alla compattezza del Consiglio Comunale il quale, sensibilizzato e sollecitato dal Comitato, ha rigettato il progetto di co-combustione pubblicamente definito "non credibile" dallo stesso Sindaco Giancarlini, il gestore dell'impianto di Ponte di Ferro non solo non ha forzato la mano (cosa da cui sarebbe scaturito un braccio di ferro che non avrebbe certo giovato all'immagine dell'azienda), ma si è addirittura affrettato ad inviare al Sindaco una comunicazione con cui specificava che giammai avrebbe fatto qualcosa contro il volere delle istituzioni e delle popolazioni locali.

Speriamo che, al più presto, l'azienda applichi lo stesso criterio anche con le popolazioni dell'Alto Lazio che combattono contro la conversione a carbone della centrale di Torre Valdaliga Nord (va ricordato che il fronte del "NO AL CARBONE" ha vinto tutti i referendum comunali con percentuali a dir poco bulgare) e del Mercure che si oppongono alla conversione a "biomasse" (sembrerà strano ma ancora gira questa macabra fiaba postmoderna) dell'impianto locale.

Anche la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici è stata in grado di stupirci con effetti speciali: ha infatti appena emanato un documento con cui, di fatto, mette tutta una serie di paletti all'attività dell'incenerimento dei rifiuti tanto cara al Signor Bersani il quale, mesi orsono, aveva cercato di tappare la bocca all'Ordine dei Medici dell'Emilia Romagna reo di aver messo in guardia la gente sugli altissimi rischi sanitari connessi con la presenza dei cosiddetti "termovalorizzatori".
Da notare che la Federazione ha divulgato questa importantissima presa di posizione - guarda caso - dopo la caduta del governo.

Ci rendiamo conto che è difficile non solo parlare, ma perfino pensare quando qualcuno ti punta una pistola alla tempia.


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